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 The Faraway Paladin – Recensione | La Crociata del Sacerdote

The Faraway Paladin Recensione

L’impresa del nostro giovane paladino sacerdote proseguono in un avvincente seconda stagione, uscita nel autunno del 2023, dal il 7 ottobre sulla piattaforma Crunchyroll, continuando l’adattamento animato della serie di Light Novel di Kanata Yanagino.

Questa ultima stagione della serie, è composta da a un unico cour di 12 episodi andati in onda dal 7 ottobre al 23 dicembre, con uscite a cadenza settimanale.

Indice dei contenuti: 

The Faraway Paladin: l’inizio del viaggio

The Faraway Paladin

Nella sua prima stagione, The Faraway Paladin, ci viene illustrato un panorama da classico Isekai, con al centro il tema della reincarnazione dopo la morte, aggiungendo delle variazioni che rendono la storia meno accattivante della media, ma che per certi aspetti attraggono ed invogliano la visione, per scoprire come evolverà la storia.

The Faraway Paladin Will

La scelta particolare del luogo e la compagnia al risveglio, della singolare visione delle divinità, unita ad una componente d’azione, a volte poco bilanciata ma perdonabile visto il contesto, intrigano e spingono gli spettatori a voler sapere di più.

Questo strano bilanciamento rendono la visione della prima stagione piacevole anche se con uno sviluppo un po’ a rilento, con alcuni punti un po lunghi e pesanti mentre altri, che se pur non raggiungano veri e propri picchi emozionali rendono più scorrevole ed animata questa prima stagione.

Un brusco risveglio

Il nostro protagonista è Will, un bambino appena nato, o meglio un ragazzo proveniente dal nostro mondo che dopo la sua morte entra, come in diverse tradizioni orientali, entra nel ciclo delle reincarnazioni e in questo ciclo rinasce in un nuovo mondo, conservando però dei ricordi frammentati della sua vita precedente.

Al suo risveglio infatti, mantiene la coscienza della vita precedente, tramutato però in un corpo da bambino appena nato, e non appena apre gli occhi gli aspetta un risveglio a dir poco traumatico.

Ad accoglierlo lo aspettano una donna mummia, un enorme scheletro in armatura e un fantasma, che da li a poco scoprirà essere i suoi nuovi genitori.

La reazione di Will a questa scoperta è la più naturale e prevedibile, sia per un ragazzo che per un bambino, scoppia in lacrime, insomma si ritrova in un nuovo mondo con dei “mostri” che lo stringono fra le braccia. 

Solo in seguito comprende che gli stessi esseri che lui riteneva “mostri” erano solo preoccupati per lui e che cercavano solo il modo migliore per tranquillizzarlo, infatti col passare dei giorni, dei mesi ed infine anni, Will capisce che in realtà quelli che considerava “mostri”, a causa del loro aspetto, erano persone di buon cuore che volevano solo prendersi cura d’un giovane bambino che avevano trovato nelle rovine in cui vivevano.

The Faraway Paladin Mary
The Faraway Paladin Blood
The Faraway Paladin Guss

Quando il nostro protagonista crebbe abbastanza i suoi genitori adottivi si presentarono a lui con tutte le formalità del caso, l’enorme scheletro, Blood, era un vigoroso e temuto eroe, molto abile con la spada e dalla forza leggendaria, la donna mummia, Mary, era un antica sacerdotessa devota alla sua divinità, che venerava assiduamente e alla quale ogni giorno rivolgeva le sue preghiere, ed infine il fantasma, Gus, in vita conosciuto come saggio errante, era un mago esperto in ogni forma di magia e conosciuto in ogni luogo del mondo.

I 3 eroi gli raccontarono d’essere morti 200 anni prima e che ora desideravano prendersi cura di Will e cercare di crescerlo al meglio per prepararlo alle avversità della vita fuori dalle rovine che loro definivano casa.

Così passarono gli anni, Will crebbe e continuò ad allenarsi e migliorarsi: apprendeva l’arte della spada e del combattimento da Blood, le preghiere e la religione delle diverse divinità e culti da Mary e l’uso delle “parole della creazione”, ovvero la magia di questo mondo da Gus.

Così facendo, quando Will divenne abbastanza grande i 3 eroi iniziarono ad assegnargli piccole missioni e mandarlo in esplorazione da solo fra le rovine, per temprarlo e prepararlo al combattimento, inoltre si fecero sempre più frequenti le sfide di magia contro Gus e le battaglie simulate contro Blood, oltre alle intense ore di preghiera con Mary. 

The Faraway Paladin Will

Tutto questo allenamento in vista di un unica cosa, il compimento dei suoi 15 anni, età in cui in questo mondo si diventa maggiorenni, inoltre  in convergenza con la maggiore età si portati a fare un voto di lealtà e asservimento ad una delle divinità che donano parte del loro potere e la loro protezione, a patto d’essere fedeli…

La crociata comincia

Raggiunta la maggiore età i genitori del nostro protagonista, Mary e Blood, iniziano a svanire, così messi alle strette dalle incalzanti domande di Will decidono i raccontargli la storia della loro trasformazione in “non-morti”. Gli spiegano di come loro tre abbiano affrontato e siano periti contro “High King” uno dei Re dei demoni, e di come siano solo riusciti a sigillarlo nelle rovine, in attesa che qualcuno prosegua la loro opera, e volgendo le loro preghiere verso la Divinità “Stagnate” Dio dei “non-morti”, per poter restare in vita e sorvegliare il sigillo; Purtroppo per la divinità “Stagnate” il loro patto era vincolato alla loro volontà di restare in questo mondo per proteggere il sigillo, volontà affievolitasi nel tempo ed infine cessata, scalzata dall’amore per il figlio.

Stagnante

A causa di queste scelte e della volontà mancante, il giorno del quindicesimo compleanno di Will “Stagnante” scese sulla terra, dove sarà fermato in prima battuta da Gus che con delle magie a sorpresa riuscendo a scacciarlo, per poi scoprire che la divinità s’era divisa in 2 metà e sarà successivamente scacciata dal nostro protagonista, grazie ad un patto con la Dea della reincarnazione “Gracefeel”.

Gracefeel

Mentre combatteva infatti, Will, pregò una delle divinità di questo nuovo mondo per ricevere la sua protezione, promettendo in cambio la fede assoluta e la promessa che nella sua vita avrebbe sempre lottato al fianco dei deboli e degli indifesi. Tra tutte le divinità Will scelse “Gracefeel” l’acerrima nemica di “Stagnante”, poiché a differenza sua che aveva come scopo tramutare l’intera umanità in “non-morti” lei era colei che trasportava le anime nel ciclo infinito di reincarnazioni, accompagnandoli nel passaggio.

In questo modo, forte d’un nuovo potere, Will sconfisse stagnate e grazie ad esso intermedio per i suoi genitori per far sì che potessero essere reimmessi nel ciclo delle reincarnazioni.

Di seguito, una volta sepolti i 2 genitori e preso commiato da Gus, suo nonno, si diresse fuori dalle rovine per portare la luce della sua dea per il mondo, proteggendo le persone in difficoltà come promesso: ad esempio sistemando dispute tra villaggi o proteggendo i cittadini da demoni e non morti, donando la pace a chi la richiedeva, curando i feriti e sconfiggendo mostri.

The Faraway Paladin: The Lord of the Rust Mountains

Nella seconda stagione, The Faraway Paladin: The Lord of the Rust Mountains, può essere suddivisa idealmente in 2 parti, la prima in cui ci vengono mostrati i risultati delle nuove alleanze strette da Will nel finale della prima stagione.

The Faraway Paladin The Lord of the Rust Mountains

Ritroviamo infatti: il suo compagno mezz’elfo “Meneldol”, abile arciere e utilizzatore della magia degli spiriti, Antonio, un noto mercante che lo aiuta nello svolgimento della sua nuova carica, e ovviamente le due figure d’importanza vitale nel continente, nonché coloro che l’hanno investito della carica di vassallo il Vescovo e Ethelbald Re del Southmark.

Invece nella seconda metà dell’opera vedremo come proprio da questa posizione e dalla volontà di mantenere le proprie responsabilità nei confronti della Dea, Will inizierà la sua nuova avventura per proteggere il continente da una nuova e gravissima minaccia.

Nuove e vecchie alleanze

Dalla metà, fino alla fine della prima stagione, assistiamo agli sforzi di Will di compiere il proprio dovere di sacerdote per la Dea della Fiaccola: assistendo i villaggi, curando le persone e uccidendo mostri.

Meneldol

Durante le sue imprese conoscerà da prima “Meneldol”, che: spinto dalla fame aveva assaltato con altri compagni un villaggio vicino, attacco che Will sventò; e successivamente, dopo aver pagato un risarcimento per salvargli la vita, assoldo lo stesso Meneldol come mercenario per fargli da guida, fin quando i due non diventarono amici.

Proseguendo il viaggio alla scoperta del continente, incontrarono e si affiancarono a loro anche un mercante, Antonio, ed una cantastorie Bee, che li accompagnarono alla capitale del regno.

Vescovo

Arrivati in Città, Will da buon sacerdote si recò a pregare ed iscriversi presso il tempio, dove conobbe ed impressionò, per le sue conoscenze nella preghiera persino il vescovo, che ben presto avrebbe conosciuto meglio e cominciato ad ammirare per la sua fede incrollabile.

Nello stesso momento giunse in città una Viverna, un mostro volante e sputa fuoco, che iniziò ad attaccare i cittadini e distruggere la rigogliosa città, così Will preso dalla preoccupazione per gli abitanti balzò sul tetto del tempio e con l’aiuto di Meneldol abbatté la Viverna per poi finirla una volta atterrata al suolo.

Quest’atto di pura potenza, creò non poco sconcerto nella popolazione e nel vescovo, così le voci cominciarono a girare e ben presto arrivarono al regnante, che convocò immediatamente a palazzo il giovane, che destava non poca preoccupazione per la sicurezza del regno.

Durante quest’incontro conobbe il nuovo principe del regno, non che sovrano ed erede al trono il quale s’interrogava sul cammino che avrebbe intrapreso il giovane ragazzo.

Insomma, un giovane sacerdote guerriero, con un tale potere da abbattere da solo una Viverna e con elevate capacità magiche, che era intervenuto in questioni di stato difendendo e conquistando la fiducia dei villaggi vicini;  poteva rappresentare una reale minaccia alla sovranità del regno.

Ethelbald Re del Southmark

Nonostante le premesse molto pericolose la risoluzione fu delle migliori, grazie all’umiltà e saggezza dimostrata da Will durante il colloquio con il sovrano “Ethelbald Re del Southmark”, e l’intervento dello stesso vescovo che poco prima aveva conosciuto, Will si fece eleggere paladino del regno e vassallo, per ciò padrone delle terre e villaggi che aveva difeso, a patto di continuare le sue imprese di protezione e uccisione di mostri a beneficio del regno.

Così facendo, dopo aver ottenuto il titolo e i poteri che da essi derivano, tornò nella foresta e ricostruì i villaggi e l’antica città portuale poco distante facendone la propria dimora e accogliendo più profughi possibile, provenienti dai paesi vicini, in fuga dai demoni.

In questo modo riuscì in breve a restaurare i commerci e rendere “Torch Port”, la nuova città un importante snodo commerciale, in grado di intraprendere scambi persino con la capitale, grazie alla sapienza nel commercio di Antonio e gli altri compagni che seguirono Will nel suo piano di restaurazione.

The Faraway Paladin: il Paladino Sacerdote

The Faraway Paladin è un progetto che fin dal principio si differenzia molto dalla massa, con elementi caratteristici che rendono diversa la narrazione e lo sviluppo stesso del personaggio.

Se da un lato troviamo la classica impostazione tipica da Isekai, ovvero la reincarnazione nelle sembianze di bambino in un nuovo mondo, dall’altra il contesto particolare in cui nasce, rende il racconto stridente con i canoni tipici del genere.

Partendo dall’incipit alcuni elementi che possiamo evidenziare come dissonanti dall’immaginario letterario classico sono il luogo e la compagnia pronta ad attendere la reincarnazione di questo ragazzo, ovvero una vecchia chiesa dedicata alle divinità abitata da “non-morti”, che se pur in apparenza spaventosi hanno mantenuto il controllo dei propri corpi e la personalità precedente la loro morte, rendendoli adeguati al ruolo di genitori, di cui gli stessi volontariamente si faranno carico.

L’intera opera infatti si svolgerà proseguendo lungo il filone della devozione alle divinità, richiamando in parte l’immaginario di Danmachi, che se pur con sostanziali differenze, viene spesso richiamato alla mente a causa degli interventi delle divinità nella vita dell’eroe e della benedizione concessagli.

The Faraway Paladin

Allo stesso modo le divinità saranno benevole o d’intralcio al nostro eroe che proseguirà lungo il suo cammino prestando particolare attenzione alla a venerazione e al seguire il volere della propria Dea protettrice, la Dea “Gracefeel”  o Dea della Fiaccola; colei che accompagna i morti nel ciclo delle reincarnazioni.

Nel complesso le 2 stagioni di The Far-away Paladin sono godibili e senza ripetizioni o episodi filler, monotoni o troppo lenti. La narrazione è molto incalzante in alcuni tratti, mente in alcuni forse fin troppo prevedibile e scontata, nel complesso lo reputo un anime con un ottimo punto di partenza che lo rende riconoscibile tra tutti, ma nel cercare di renderlo avvincente si perde la strada maestra e per tentare di divenire memorabile cade in classici cliché, scontati e che avrei preferito non trovare in un’opera dalla partenza così diversa e leggermente matura.

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